Storia della viticultura

La storia della viticultura in Campania ha origini molto antiche e risalenti all’arrivo degli antichi Greci; furono infatti proprio loro a introdurre le viti in Campania, come rivela il detto che le principali uve autoctone della regione sembrano essere dirette discendenti di quelle greche. Durante l’epoca romana la Campania divenne uno dei principali centri di produzione di vini per tutto l’impero, molti di quelli allora più celebri come il Caleno, il Faustiniano e in particolare il Falerno, erano prodotti in questa regione. Pompei era il prinicpale centro commerciale vinicolo della Campania: dagli scavi sono emersi in effetti molti depositi e osterie, oltre a veri e propri prezzari che riportavano il valore dei vini sul mercato. Con l afine dell’impero Romano iniziò poi il declino della viticoltura campana e conintuò, a parte alcune temporanee riprese, fino al ‘900. Solo a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso i vini campani hanno cominciato a riscuotere nuovo interesse grazie all’avvio di una viticoltura di qualità, sia per i vini bianchi che rossi.
MACROAREA IL SANNIO
La zona geografica del Sannio comprende l’intero territorio amminstrativo della Provincia di Benevento. Situata nel settore meridionale dell’antico Sannio, confina a nord con il Molise (Provincia di Campobasso a est con la Puglia (Provincia di Foggia), a sud con la provincia di Avellino e con la città metropolitana di Napoli, a ovest con la provincia di Caserta.

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